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Cosa cerca di comunicarmi il mio bambino quando piange?

Il dolcissimo neonato è nella culla, sorride beato dopo aver mangiato ed emette gridolini di gioia, cosa può esserci di meglio? Dalla mia esperienza, solo pochi neonati rimangono felici e sereni nella culla. In realtà, le culle finiscono per contenere di tutto al di fuori dei bambini. Vestitini sporchi, libri, giocattoli, ecc. Perché accade questo?

I bambini sono più tranquilli tra le braccia della mamma o nella fascia, a contatto con il corpo della mamma o del papà e a condizione che siano sazi. In questo modo dormono beati. Rimanere da soli e sereni nella culla, è qualcosa che non appartiene spontaneamente ai neonati. Pur di non restare sdraiati da soli farebbero qualsiasi cosa e dalla mia esperienza, nel 90% dei casi, i neonati lo esprimono con il pianto. Il motivo principale per cui si disperano, piangono o strillano non è da ricercare nei pannolini pieni, ma perlopiù può trattarsi di fame o di bisogno di vicinanza.

Quando un neonato si dispera, occorre soddisfare i bisogni di base e, per così dire, ripristinare le condizioni intrauterine. È del tutto illusorio credere che i neonati cerchino di manipolare i propri genitori, inoltre non possiamo viziarli, semplicemente, quando piangono, rispondiamo in modo adeguato ai loro bisogni. Questo è quanto.

Il neonato piange perché ha fame
Idealmente il bambino viene allattato al seno, in questo modo sia l’esigenza di nutrimento che di vicinanza vengono soddisfatte. Se l’allattamento al seno non è possibile, in alternativa il neonato viene nutrito con il latte artificiale.

Il neonato piange perché è stanco
Non è sempre facile trovare il modo giusto per addormentarsi e questo non vale solo per noi, ma anche per i neonati. Spesso i bambini vengono portati in giro, dondolati, tenuti in braccio oppure si addormentano sul petto del papà, dove non sono distratti dal profumo di latte materno e spesso si addormentano con maggiore facilità o più velocemente.

Il neonato piange perché ha mal di pancia
Il mal di pancia è un problema diffuso e può essere alleviato posizionando un cuscinetto caldo con noccioli di ciliegia sul pancino del neonato, distendendolo prono e mantenendo un braccio sotto al suo pancino, o aiutandolo a digerire aspettando il ruttino prima di metterlo nel lettino. Flatulex per neonati è un rimedio che può essere acquistato in farmacia senza prescrizione medica: agisce sull’aria nella pancia del neonato, riducendo il gonfiore.

Il neonato piange perché ha un dolore
Se un neonato piange, non si ha la minima idea del perché e non si riesce a consolarlo, è consigliabile indagare le possibili cause insieme all’ostetrica o al pediatra.

Il neonato piange perché ha freddo
Un bagno caldo la sera prima della nanna è spesso prodigioso, calma e riscalda. Per evitare che la pelle del neonato risulti troppo secca, lo si può massaggiare con un olio prima di fare il bagnetto.

Il neonato piange perché ha caldo
Se è surriscaldato, il neonato diventa rosso e sudato e si lamenta in modo udibile. Logicamente, occorre spogliare il bambino in modo che la temperatura corporea possa abbassarsi.  Non lasciare un neonato da solo in auto mentre fai compere o qualsiasi altra cosa e questo non solo quando fa troppo caldo o freddo, ma in nessun caso!

Il neonato piange perché è iperstimolato
I neonati non sono in grado di dirci quando sono troppo stanchi.  Dopo la visita di zia Frida e zio Max con 5 bambini, dopo che la mamma ha dovuto cucinare per tutti ed era completamente sfinita, anche il neonato reagiva in modo irritato. Nel tempo, ogni mamma, ogni papà scopre da sé quali cose siano ideali per lei/lui e quale sia la giusta misura di stimoli per il bambino.

Il neonato piange perché ha il pannolino pieno
Ai neonati piace molto restare senza pannolino e non vi è nulla in contrario a concedergli qualche momento durante la giornata in cui poterlo togliere, ad esempio sul fasciatoio o sul divano. Per ogni possibile cacca o pipì improvvisa basterà posizionare sul divano un telino plastificato con un asciugamano di spugna.

Con il tempo i genitori iniziano a comprendere il linguaggio del neonato, che è un vero campione in materia di comunicazione.

Buon divertimento con le vostre prime chiacchierate!