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Bambini con un comportamento alimentare difficile

Pasta al ketchup oppure niente: pazienza e calma aiutano a mantenere l’armonia a tavola e a evitare che una fase passeggera si trasformi in una crisi.

Alcuni bambini mangiano porzioni che andrebbero bene per un uccellino,  altri mangiano di più, ma sempre le stesse cose. Altri ancora mangiano tutto ciò che gli viene offerto fuori casa ma, una volta a casa, a tavola rifiutano completamente il cibo: queste e altre situazioni simili possono rappresentare una vera e propria sfida per i genitori. Generalmente però, questo “comportamento alimentare difficile” rappresenta solo una fase passeggera e non deve essere motivo di preoccupazione. La cosa migliore è non disperare e insegnare ai bambini quanto sia bello variare a tavola. I seguenti consigli possono aiutare:

Consiglio 1: sii un esempio.

I genitori e chi si occupa dei bambini in generale sono modelli importanti che dovrebbero incarnare ciò che ci si aspetta dai bambini. Non parliamo solo di cosa si mangia, ma anche di come si mangia: compostezza, buon umore e pazienza permettono di approcciarsi al cibo con positività, mentre un atteggiamento di critica o pressione può rovinare l’appetito. La curiosità aiuta ad aprirsi alla cultura della tavola: mostra coraggio e prova nuovi cibi insieme ai più piccoli: scoprirete nuove esperienze di gusto creando ricordi condivisi!

Consiglio 2: fidati dell’intuizione di tuo figlio e incoraggiala.

Anche se ogni tanto una porzione è più piccola (o più grande) del solito va bene lo stesso: i bambini sanno bene quando hanno fame e quando sono sazi. È importante fidarsi e offrire loro una varietà di alimenti,  senza distinguere tra cose “sane” e “poco sane”; a fare la differenza, infatti, sono la quantità e la frequenza con cui si consumano i cibi, e questo vale sia per le verdure che per i dolci. La regola generale è: gli adulti sono responsabili della scelta e della preparazione del cibo. I bambini, invece, decidono quanto mangiare. Se si riesce ad applicarla, non sarà più necessario fissare altre regole o fare trattative a tavola.

Consiglio 3: prenditi il tuo tempo e sii paziente.

Prenditi tempo per consumare regolarmente i pasti durante la giornata. È importante mangiare insieme il più spesso possibile, preferibilmente senza distrazioni da smartphone, tablet e TV. Mangiare è infatti un’esperienza sensoriale: ciò che vediamo, odoriamo, assaggiamo, tocchiamo e sentiamo può suscitare sia desiderio sia avversione. Per questo motivo, non sempre i bambini sono aperti a nuovi cibi. Anche in questo caso, pazienza e fiducia daranno i loro frutti.

Informazioni più dettagliate:

Società Svizzera di Nutrizione SSN: www.sge-ssn.ch

Consigli per l’alimentazione dei bambini:
https://www.sge-ssn.ch/it/io-e-te/mangiare-e-bere/giovani-e-anziani/bambini/